E' da molto tempo che desideravo recarmi nell'incredibile india , il luogo della spiritualità, delle usanze e dei riti a noi non consoni. è arrivato il giorno della partenza e non posso nesso negarvi che molto pensieri hanno assalito la mia mente.
Arrivato all'aeroporto di Delhi ho subito avvertito un senso di disorientamento, la confusione delle persone, la loro lingua incomprensibile inizialmente ti crea un po’ di disagio. Uscito dall'aeroporto la città era celata da un velo bianco, credevo fosse nebbia e invece era smog.
La prima città dove mi sono diretto è stata Jaisalmer, chiamata anche la città d'oro, importantissima per l'imponente forte realizzato con l'uso e caratterizzato da tre cinta murarie. Al suo interno ho avuto modo di visitare alcuni haveli in stile indù, formidabili per la paziente lavorazione architettonica che presentano. Gli interni sono impreziositi da pietre preziose, da dipinti murari, dall'uso dell'oro per soffitto lavorato a bassorilievo e infine le vetrate colorate che lasciavano filtrare la luce creando un fantastico gioco di colori. Inoltre ho avuto la fortuna di vedere un tempio induista mentre si stava svolgendo la messa caratterizzata da un canto vivace delle persone che erano presenti e un odore fortissimo di incenso.
Nella seguente di Jodhpur detta anche la città blu, il rumore incessante del clacson delle macchine diviene assordante, il traffico si intensifica, non esiste una minima regola, vi sono macchine che sorpassano ovunque , motociclette, biciclette contro mano senza un minimo di ritegno. Nonostante questo non posso negare lo splendore del panorama che offre questa città, case dalla forma cuboidale colorate con diverse gradazioni di blu.
Udaipur la città romantica dall'atmosfera incantevole è caratterizzata dalla presenza dell'importantissimo City Palace che venne fatto edificare dal Maharaja Udai Singh. Vicino ad esso si trova il lago Phicola dal quale ho potuto ammirare lo splendore tramonto riflettersi nelle acque.
Allo stesso modo sono rimasto meravigliato nel vedere il maestoso Taj Mahal, una struttura imponente, elegante nella sua semplicità architettonica. realizzato interamente in marmo bianco e arricchito attraverso la tecnica dell'intarsio da pietre preziose che compongono motivi floreali.
Durante il tragitto in macchina per potermi spostare da una città all'altra sono rimasto profondamente amareggiato dalla pessima situazione che sovrasta parte della popolazione. Persone sdraiate a terra lungo le strade, bambini di soli sei anni che ti chiedono il bagnoschiuma per lavarsi o un biscotto per nutrirsi. le mucche vengono messe allo stesso livello dell'essere umano viene considerata di estrema sacralità infatti essa si trova ovunque di fronte le abitazioni , tra i vicoli delle città, tra il traffico delle macchine.
Nella città di Khajuraho l'atmosfera si riscalda in un erotismo che ti travolge. conosciuta come la città del Kamasutra per la presenza di numerosissimi templi a carattere fortemente erotico.
Dalla città dell'erotismo alla città della morte, Varanasi il luogo della spiritualità dove molte persone vengo da tutta l'India per far spegnere la loro vita. Durante una gita in barca nel fiume Gange ho avuto modo di assistere a uno dei loro rituali che consiste nella cremazione del corpo umano privo di vita, posso assicurarvi che sono immagini agghiaccianti che colpiscono nel profondo del cuore e ti fanno riflettere sul vero valore della vita accantonando tutte le cose di relativa importanza per poterti concentrare sull'essenza delle cose.
La gente del posto è molto socievole pronta a porgerti la mano per aiutarti. Nel fiume le persone si immergono per purificare la loro anima, si ritirano in una profonda meditazione, le donne lavano le loro vesti, possiamo definirlo un vero punto di incontro di primordiale importanza.
Varanasi viene definita spirituale anche per la presenza degli Shadu i così detti guru dal viso colorato e da un abbigliamento stravagante per potersi distinguere dagli altri. Questo è stato un viaggio che mi ha toccato nel profondo e vorrei sottolineare il suo straordinario splendore che ti travolge, dobbiamo saperla cogliere nella sua essenza.
Arrivato all'aeroporto di Delhi ho subito avvertito un senso di disorientamento, la confusione delle persone, la loro lingua incomprensibile inizialmente ti crea un po’ di disagio. Uscito dall'aeroporto la città era celata da un velo bianco, credevo fosse nebbia e invece era smog.
La prima città dove mi sono diretto è stata Jaisalmer, chiamata anche la città d'oro, importantissima per l'imponente forte realizzato con l'uso e caratterizzato da tre cinta murarie. Al suo interno ho avuto modo di visitare alcuni haveli in stile indù, formidabili per la paziente lavorazione architettonica che presentano. Gli interni sono impreziositi da pietre preziose, da dipinti murari, dall'uso dell'oro per soffitto lavorato a bassorilievo e infine le vetrate colorate che lasciavano filtrare la luce creando un fantastico gioco di colori. Inoltre ho avuto la fortuna di vedere un tempio induista mentre si stava svolgendo la messa caratterizzata da un canto vivace delle persone che erano presenti e un odore fortissimo di incenso.
Nella seguente di Jodhpur detta anche la città blu, il rumore incessante del clacson delle macchine diviene assordante, il traffico si intensifica, non esiste una minima regola, vi sono macchine che sorpassano ovunque , motociclette, biciclette contro mano senza un minimo di ritegno. Nonostante questo non posso negare lo splendore del panorama che offre questa città, case dalla forma cuboidale colorate con diverse gradazioni di blu.
Udaipur la città romantica dall'atmosfera incantevole è caratterizzata dalla presenza dell'importantissimo City Palace che venne fatto edificare dal Maharaja Udai Singh. Vicino ad esso si trova il lago Phicola dal quale ho potuto ammirare lo splendore tramonto riflettersi nelle acque.
Allo stesso modo sono rimasto meravigliato nel vedere il maestoso Taj Mahal, una struttura imponente, elegante nella sua semplicità architettonica. realizzato interamente in marmo bianco e arricchito attraverso la tecnica dell'intarsio da pietre preziose che compongono motivi floreali.
Durante il tragitto in macchina per potermi spostare da una città all'altra sono rimasto profondamente amareggiato dalla pessima situazione che sovrasta parte della popolazione. Persone sdraiate a terra lungo le strade, bambini di soli sei anni che ti chiedono il bagnoschiuma per lavarsi o un biscotto per nutrirsi. le mucche vengono messe allo stesso livello dell'essere umano viene considerata di estrema sacralità infatti essa si trova ovunque di fronte le abitazioni , tra i vicoli delle città, tra il traffico delle macchine.
Nella città di Khajuraho l'atmosfera si riscalda in un erotismo che ti travolge. conosciuta come la città del Kamasutra per la presenza di numerosissimi templi a carattere fortemente erotico.
Dalla città dell'erotismo alla città della morte, Varanasi il luogo della spiritualità dove molte persone vengo da tutta l'India per far spegnere la loro vita. Durante una gita in barca nel fiume Gange ho avuto modo di assistere a uno dei loro rituali che consiste nella cremazione del corpo umano privo di vita, posso assicurarvi che sono immagini agghiaccianti che colpiscono nel profondo del cuore e ti fanno riflettere sul vero valore della vita accantonando tutte le cose di relativa importanza per poterti concentrare sull'essenza delle cose.
La gente del posto è molto socievole pronta a porgerti la mano per aiutarti. Nel fiume le persone si immergono per purificare la loro anima, si ritirano in una profonda meditazione, le donne lavano le loro vesti, possiamo definirlo un vero punto di incontro di primordiale importanza.
Varanasi viene definita spirituale anche per la presenza degli Shadu i così detti guru dal viso colorato e da un abbigliamento stravagante per potersi distinguere dagli altri. Questo è stato un viaggio che mi ha toccato nel profondo e vorrei sottolineare il suo straordinario splendore che ti travolge, dobbiamo saperla cogliere nella sua essenza.
Questo reportage è stato pubblicato su alcune riviste come Vanilla Magazine , la famosissima guida della Lonely Planet ed infine nella rivista online di Clickalps Magazine .
Tutte le foto di Manuelo Bececco possono essere utilizzate su internet, a patto che non venga modificata e che venga aggiunto il link www.manuelobececco.com